Un gioco sleale non è divertente
Argomento | Correttezza e lealtà |
Panoramica | L’attività vuole sviluppare la consapevolezza dei bambini riguardo all’ingiustizia, e mostrare loro quanto i suoi effetti possano essere crudeli, specialmente quando nasce da forme di discriminazione legate all’identità e alle caratteristiche individuali di una persona. |
Obiettivi didattici | • Comprendere come l'ingiustizia abbia effetti sulle persone, sulla comunità e sull'ambiente. • Incoraggiare comportamenti giusti che contribuiscono all'equità, all'uguaglianza e al benessere della comunità e dell'ambiente. |
Competenze sviluppate | • Riconoscere l'importanza della correttezza e dell'integrità. • Incoraggiare un ambiente non discriminatorio e onesto. • Fare in modo che i processi decisionali siano rispettosi delle idee di tutti. |
Metodo | L'esercizio si basa su un semplice gioco con i dadi. I giocatori devono raggiungere un traguardo situato a 20 metri di distanza. Lo si può giocare in gruppi, lanciando a turno i dadi e avanzando tutti della stessa quantità fino ad arrivare in fondo. Dovete prendere alcuni dadi normali e prepararne altri in cui le facce con 4, 5 e 6 sono state coperte. Ogni gruppo di alunni riceve un dado sulla base di un criterio arbitrario, come il mese di nascita, il sesso, l’altezza, il colore dei capelli, ecc. I bambini non conoscono il motivo di questa scelta e semplicemente giocano con i dadi che hanno ricevuto. |
Materiali | Preparate tanti dadi quante sono le squadre che partecipano al gioco. • Alcuni dadi normali con tutti i numeri da 1 a 6. • Alcuni dadi dove avete coperto i numeri 4, 5 e 6. Il concetto di imparzialità non deve venire discusso all’inizio o durante il gioco, anche se i bambini mostrano di non essere d’accordo con le regole, ma solo alla fine, quando tutti i bambini hanno raggiunto il traguardo. |
Linee guida | I bambini iniziano a lanciare i dadi e avanzano del numero di passi indicato dal dado. Statisticamente, chi ha i dadi normali raggiungerà prima il traguardo, mentre gli altri resteranno indietro. È bene ripetere il gioco più volte, in modo da applicare ogni volta un diverso criterio “non equo”. Quando tutti i gruppi hanno finito, formate due gruppi, con i vincitori da una parte e i perdenti dall’altro.
Avviate quindi una discussione con tutta la classe. Chiedete agli alunni, sia a quelli che hanno vinto che a quelli che hanno perso, se il gioco è piaciuto e perché. Senz’altro i bambini parleranno del fatto che i dadi non erano tutti uguali, e probabilmente chiederanno perché hanno ricevuto un dado normale o con le facce nascoste. Chiedete quindi loro se ritengono di essere stati avvantaggiati o svantaggiati, e se hanno pensato di dover aiutare gli altri in qualche modo, durante il gioco. Avrebbero voluto ritirarsi dal gioco o esprimere pubblicamente la loro disapprovazione, oppure opporsi alle regole del gioco che erano state stabilite dall’insegnante? Dopo avere ascoltato con attenzione i loro commenti, spiegate ai bambini quale era il criterio secondo il quale i dadi sono stati distribuiti, e chiedete loro di fornire una definizione di imparzialità e di parzialità. Infine invitateli a pensare ad alcuni esempi della vita quotidiana che presentano situazioni simili a quella del gioco che hanno appena fatto. Avete così creato un terreno fertile per introdurre il concetto di gioco sleale. Potete usare l’esempio dei numeri cancellati per spiegare che anche l’accesso alle risorse naturali (come l’acqua) non è sempre equo. A questo livello si può evidenziare l’importanza di un impegno collettivo per protestare contro l’uso di “dadi truccati” e il diritto di esigere che tutti ricevano “dadi normali”. Traete infine delle conclusioni, sottolineando che molte attività della nostra vita possono sembrare giuste per una persona o per un gruppo sociale, mentre allo stesso tempo sono ingiusti per un'altra persona o un altro gruppo sociale. |
Consigli Materiali aggiuntivi Come candidarsi online? Che cosa fare a casa? | Potete arricchire il gioco ponendo delle domande su temi ambientali ai bambini che arrivano su una casella del percorso. Questa attività non può essere implementata online perché richiede l’uso di dadi truccati.
Si raccomanda di svolgere quest’attività all'aperto. Tuttavia è possibile condurre l’attività anche al chiuso utilizzando un foglio A4 con i numeri delle domande. Se lavorate con studenti di 8-9 anni o più, potete mostrare loro l'immagine qui a fianco e chiedere di riflettere sul suo significato. A casa possono scrivere quale pensano sia la differenza tra l'Equità e l'Uguaglianza per poi discutere le riposte in classe partendo dalla domanda: Quale dei due concetti è più giusto? Perché? |
Autore | M. Begoña Arenas (ITC), adattato dal materiale “An Unfair Game is not a Game” dal progetto AVAL. Immagini tratte da “Interaction Institute for Social Change”, Artista Angus Maguire. |
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